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16 marzo - Per ricordare Kamal Jumblatt

Immagine del redattore: Roberto RoggeroRoberto Roggero

Assadakah News Beirut - Sono trascorsi 48 anni dal 16 marzo 1977, giorno in cui fu ucciso, a Beirut, Kamal Jumblatt, a cento metri da un posto di blocco siriano.

Nel 2005, il figlio ed erede politico, Walid Jumblatt, accusò senza mezzi termini i servizi segreti siriani d'aver pianificato e fatto eseguire l'omicidio del padre, sostenuto da George Hawi, segretario generale del Partito Comunista Libanese, compagno di guerra di Walid Jumblatt, e in Libano è radicata tale certezza, sulla spinta emotiva dell'assassinio del primo ministro libanese Rafiq Hariri, organizzato dai servizi segreti siriani, secondo gli elementi raccolti dalla Commissione d'inchiesta voluta dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Domani, ad Al-Mukhtara, è in programma il grande appuntamento con Kamal Jumblatt che trionferà sui suoi assassini, nonostante siano passati 48 anni da quel fatidico giorno, il 16 marzo 1977, data della vittoria dell'idea sulla ghigliottina.

L'anniversario cade nel mezzo di grandi progetti e cospirazioni che in precedenza il martire Kamal Joumblatt aveva contrastato. Ieri come oggi, la battaglia si rinnova, ma con aspetti e progetti diversi.

Alla luce dei principali sviluppi e delle loro ripercussioni, il discorso del presidente Walid Joumblatt domani sarà fondamentale e potrebbe includere un gruppo di messaggi rivolti all’interno e all’esterno del Libano. Soprattutto la cospirazione israeliana smascherata per alienare i drusi dai loro dintorni arabi.

L'anniversario del 16 marzo sarà un evento eccezionale, diverso in tutto e per tutto dai precedenti, perché coincide con la caduta del regime siriano direttamente responsabile dell’assassinio, e con l’arresto dell’autore del crimine, Ibrahim Al-Huwaji, da parte della Sicurezza Generale siriana.

Parallelamente, nelle regioni di Chouf, Aleya, Beirut, Matn, Rashaya e Hasbaya si terrà una serie di seminari politici per celebrare l’occasione, tra preparativi logistici e una massdiccia partecipazione popolare.

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